BOSCONERO – Fuori dall’ordinario fin dalla scelta delle date, che questa volta saranno estive, torna in scena al Teatro di Bosconero la rassegna teatrale più amata dal pubblico del Canavese: Dissimilis.
Interrotta nel pieno della sua terza edizione dall’avvento della pandemia, e poi di nuovo alla ripresa autunnale dopo un solo spettacolo per il ritorno in “zona rossa”, la rassegna è pronta a riaccogliere il suo pubblico dopo un lungo stop con tre appuntamenti (8 luglio, 15 luglio e 25 settembre) che faranno da preludio a una nuova, ricchissima stagione.
«Abbiamo fortemente voluto esserci in questa estate di rinascita – spiega il direttore artistico Sergio Cavallaro – per ritrovare le persone che ci hanno sempre seguito con affetto e per ribadire che nonostante tutto, come afferma il sottotitolo di questo mini-cartellone estivo, il teatro è in movimento».
Il tema è, come sempre, quello della diversità come ricchezza, ma questa vota in un’accezione che tutti noi abbiamo imparato bene a conoscere in questo anno e mezzo: la messa in discussione delle certezze, anche di quelle più solide.
Ad aprire il cartellone estivo giovedì 8 luglio sarà Amore e Psiche, spettacolo di cui lo stesso Sergio Cavallaro ha curato regia e coreografie, per la compagnia NuoveForme. La leggenda alla base del racconto è antica e molto nota: Psiche, non resistendo alla voglia di vedere in viso il suo sposo nonostante il divieto, finisce per perderlo. Una parabola dell’orgoglio umano, della sua sete di conoscenza, che nulla può contro la volontà divina. Ma le certezze non sono messe in discussione solo nella trama: lo spettacolo stesso, un ibrido tra prosa e danza, tra atmosfere e stili, tra tradizione e contemporaneità, sorprende lo spettatore dall’inizio alla fine.
Giovedì 15 luglio sarà in scena la grande drammaturgia contemporanea, con Variazioni enigmatiche di Eric-Emmanuel Schmitt, nell’interpretazione di Simone Faraon e Paolo Mazzini con le danzatrici Elisa Alberghini e Debora Lamberti. Un reporter si reca su un’isola sperduta per intervistare Abel Znorko, scrittore misantropo che intrattiene una corrispondenza con una donna misteriosa, forse frutto della sua immaginazione: il risultato è uno spettacolo ricco di colpi di scena e di inversioni di ruolo, dove nulla è come lo si sarebbe aspettato.
A chiudere la rassegna estiva, sabato 25 settembre, un esperimento al confine tra teatro, cinema ed esperienza immersiva. Protagonista di La mia battaglia VR – Segnale d’Allarme sarà il premiatissimo Elio Germano, con un monologo interattivo a cui si potrà assistere attraverso dei visori per realtà virtuale. Un percorso coinvolgente e spiazzante che condurrà il pubblico, passo dopo passo, agli esiti più inaspettati: al dubbio sul bene e sul male, su verità e illusione.
«Tra didattica, collaborazioni con le scuole ed esperimenti con i nuovi media non ci siamo mai davvero fermati – racconta Cavallaro – ma tutti noi sentiamo di essere stati troppo tempo lontani da ciò che più amiamo: il palco e il pubblico. Potendo tornare in scena già in estate, non abbiamo potuto aspettare: non vediamo l’ora!».
Perché se è vero che la pandemia ha dissolto tante certezze e cambiato le nostre vite, è altrettanto vero che qualche bella abitudine sarebbe bene ritrovarla. L’emozione di ritrovarsi a teatro, quando le luci si abbassano e lo spettacolo ha inizio, è una di queste.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.
Per partecipare è obbligatoria la prenotazione con una telefonata al 329.4159802, o via mail a biglietteria@nuoveforme.com, oppure attraverso la prevendita online.